Massimo Mezzanzanica si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Milano nel 1989 con una tesi su Wilhelm Dilthey. Nel 1996 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia all’Università degli Studi di Torino con una tesi su Georg Misch. Dal 1996 al 2006 ha collaborato alla ricerca scientifica presso la Cattedra di Storia della filosofia contemporanea II dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2009 al 2012 ha svolto un secondo dottorato di ricerca in Filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica all’Università dell’Insubria di Varese e Como (tesi conseguita nel 2013 su “Corpo, potere e rappresentazione. Immagini della sovranità tra teologia politica e antropologia”). Nel dicembre 2013 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di Professore di II Fascia nel settore concorsuale 11/C1 (Filosofia Teoretica). Nel febbraio 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di Professore di II Fascia nel settore concorsuale 11/C5 (Storia della filosofia). Attualmente insegna Filosofia e Scienze umane in un Liceo delle scienze umane di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia della filosofia fenomenologica ed ermeneutica, l’epistemologia delle scienze umane, la teoria e la storia dell’autobiografia, le teorie del simbolico e dell’immaginario, la filosofia politica e l’antropologia filosofica. Oltre a diversi saggi e articoli in riviste specializzate negli ambiti della filosofia e delle scienze umane (su Dilthey, Husserl, Heidegger, Misch, Plessner, Cassirer, Jung, Croce, Simmel, Droysen, Kantorowicz, Foucault), ha pubblicato i volumi Georg Misch. Dalla filosofia della vita alla logica ermeneutica (FrancoAngeli, Milano 2001), Dilthey filosofo dell’esperienza. Critica della ragione storica: vita, struttura e significatività (FrancoAngeli, Milano 2006), Von Dilthey zu Levinas. Wege im Zwischenbereich von Lebensphilosophie, Neukantianismus und Phänomenologie (Da Dilthey a Levinas. Percorsi nella zona intermedia tra filosofia della vita, neokantismo e fenomenologia, Traugott Bautz, Nordhausen 2012). Ha curato la pubblicazione dell’edizione italiana del volume di Guy van Kerckhoven, Mondanizzazione e individuazione. La posta in gioco nella Sesta Meditazione cartesiana di Husserl e Fink (Il Melangolo, Genova, 1998) e le raccolta di saggi Autobiografia Autobiografie Ricostruzione di sé (FrancoAngeli, Milano 2007), Vita, concettualizzazione, libertà. Studi in onore di Alfredo Marini (con R. Lazzari e E. S. Storace, Mimesis, Milano 2008), Fenomenologia, mondo, immagine (in: “Magazzino di filosofia”, n. 17, 2005). È redattore della rivista “Magazzino di filosofia”.

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