Riccardo Lazzari è nato a Milano nel 1953. Dal 1989 insegna storia e filosofia presso di Liceo “G. Parini” (Milano). Si è occupato di aspetti relativi alla didattica della filosofia, curando per anni un’apposita rubrica nella rivista “Informazione filosofica”; è autore di capitoli su Kant, Fichte, Schelling, Cassirer, Heidegger in manuali d’uso liceale (Aa.Vv., Il testo filosofico, vol. 3/2, B. Mondadori, Milano 1993 e L. Guidetti/G. Matteucci, Le grammatiche del pensiero, vol. 2B, Zanichelli, Bologna 2012), oltre che di un approfondimento su Heidegger in Filosofie nel tempo. Percorsi monografici (c/ di G. Penzo, P. Salandini, R. Lolli, Spazio tre, Roma 2007, p. 119-130). È redattore, dall’inizio delle pubblicazioni, della rivista “Magazzino di Filosofia”, in cui ha pubblicato recensioni, schede e articoli (su Spinoza, Lask, Croce, Heidegger, Fink) e di cui ha curato (con A. Marini) il vol. 11/2003, che riporta gli atti del seminario internazionale di studio “Letture di Kant e Seminari kantiani di Fink”, Gargnano del Garda, 16-18 ottobre 2002.

Ha tradotto e curato la pubblicazione di testi di Cassirer e Heidegger (Cassirer-Heidegger, Disputa sull’eredità kantiana. Due documenti – 1928 e 1931, Unicopli, Milano 1990; Cassirer, Mito e concetto, La Nuova Italia, Firenze 1992) e ha collaborato con articoli e saggi a diverse riviste specializzate di filosofia e, con proprie relazioni, a convegni internazionali di studio. Ha pubblicato uno studio sul pensiero del “giovane Heidegger” (Ontologia della fatticità, Angeli, Milano 2002) e più recentemente uno studio sul pensiero di Fink (Eugen Fink e le interpretazioni fenomenologiche di Kant, Angeli, Milano 2009). Dopo un’attenta disamina delle prime indagini di Heidegger (fra la tradizione dell’aristotelismo scolastico e il neokantismo di Lask), il primo lavoro ripercorre un tratto rilevante del suo itinerario attraverso la fenomenologia, mostrando come dall’intento di pervenire a un concetto di filosofia fenomenologica più radicale di quello husserliano nasceva il progetto di un’ontologia della fatticità orientata in senso ermeneutico, che ereditava aspetti rilevanti del pensiero di Dilthey. Dal canto suo, la monografia finkiana di R. Lazzari ricostruisce l’itinerario della ricerca di Fink dalla iniziale fase più strettamente fenomenologica a quella “cosmologica” del dopoguerra, dall’angolo visuale dell’intreccio con le interpretazioni della Critica kantiana che maturavano sul terreno della fenomenologia. Questo tema viene ripreso anche nel saggio Weltfrage und kosmologische Interpretation von Kants “Kritik der reinen Vernunft” bei Eugen Fink (in: C. Nielsen/ R. Sepp, c/ di, Welt denken, Alber, Freiburg 2011, p. 38-56) e nel saggio La rivoluzione cosmologica nella “Critica della ragion pura“. Fink interprete di Kant (in: A. Ardovino, c/ di, Eugen Fink. Interpretazioni fenomenologiche, NEU, Roma 2011, p. 97-123). Sempre al pensiero di Fink è dedicato un contributo (Le origini fenomenologiche del concetto di gioco nel pensiero di Fink) nel volume (c/ di Lazzari/ Mezzanzanica/ Storace, Vita, concettualizzazione, libertà. Studi in onore di Alfredo Marini, Mimesis, Milano 2008).

Gli interessi di Riccardo Lazzari riguardano in particolare i punti di intersezione teorica fra la tradizione del neokantismo tedesco, la fenomenologia husserliana e l’ontologia heideggeriana, e si rivolgono a un approfondimento della fenomenologia di Eugen Fink e del pensiero del filosofo neokantiano Emil Lask. Attualmente collabora al progetto delle Opere Complete di Eugen Fink (in corso di pubblicazione presso l’editore Karl Alber di Freiburg i.Br./ München), di cui sta curando l’edizione dei volumi 5/2 (Sein und Endlichkeit) e 12 (Descartes – Leibniz – Kant).

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