L’attività scientifica di Paola Eliana Manuli (Pavia, 3 settembre 1946 — Pavia, 19 marzo 1992) si svolge tutta presso la Facoltà di Lettere di Pavia.  All’origine stanno gli incitamenti dell’anziano prof. Vittorio Enzo Alfieri e le prospettive di ricerca offerte dal prof. Mario Vegetti, dagli altri giovani colleghi degli Istituti pavesi di Storia della Filosofia Antica e di Letteratura Greca e Latina e dal parigino Centre de recherches comparées sur les societés anciennes.

Paola lavora in costante contatto con la ricerca internazionale:  a partire dal 1975, ha partecipato a tutti i Convegni internazionali ippocratici (Mons ’75, Paris ’77, Lausanne ’81, Berlin ’84) e galenici (Cambridge ’79, Kiel ’82, Pavia ’86 da lei stessa organizzato, Ost- Berlin ’89), al Convegno londinese su Teofrasto (’85) e alla VI Theophrastus Conference (Ereso ’89).  Nei due ultimi Colloqui, di Berlino ed Ereso, i colleghi dovettero già notare in lei i primi segni del terribile male che la porterà a morte.

Dopo una breve collaborazione col prof. V.E. Alfieri sulla Institutio oratoria (vedi:  Antologia di Quintiliano, c/ di V.E. Alfieri & P. Manuli, Marietti, Torino 1973), la ricerca di Paola inizia nel 1972 con la Tesi di laurea La discussione sulle te¿cnai nel V secolo (relatore prof. Mario Vegetti) e affronta ben presto il suo primo grosso impegno nel campo della medicina ippocratica collegando i problemi epistemologici delle te¿cnai nel V sec. al contemporaneo dibattito relativo al problema della centralità biologica e psichica del cuore, del sangue e del cervello.  Il problema sarà risolto da Aristotele in senso cardiocentrico, ma le discussioni tra encefalocentrici e cardiocentrici proseguiranno fino a Galeno, che riassume ancora motivi ippocratici, platonici e aristotelici (vedi:  P. Manuli, Il dibattito sulla medicina nel V secolo, in Opere di Ippocrate, c/di M. Vegetti, UTET, Torino 1976, p.125-39;  P. Manuli, La techne medica nella tradizione encefalocentrica e cardiocentrica, in:  Corpus Hippocraticum. Actes du Colloque hippocratique de Mons, Éditions Univ. de Mons 1977, p. 182-95;  P. Manuli & M. Vegetti, Cuore, sangue e cervello.  Biologia e antropologia nel pensiero antico, Episteme, Milano 1977, p. 29-195:  la prima parte va da Alcmeone a Platone, a Filolao e termina con la traduzione e l’analisi del Peri~ kardi¿hß — la parte centrale è dedicata ad Aristotele — l’ampia “Appendice” è già dedicata a Galeno).

Nel 1977 Paola inizia ad occuparsi della tradizione ginecologica antica relativamente ai temi classici dell’anatomo-fisiologia femminile (rappresentazione del corpo, produzione del seme) e alla patologia (isteria) in Ippocrate, Galeno e Sorano (vedi:  P. Manuli, Fisiologia e patologia femminile negli scritti ippocratici dell’antica ginecologia greca in:  Hippocratica., Actes du Colloque Hippocratique de Paris, Paris 1980;  P. Manuli, Donne mascoline, femmine sterili, vergini perpetue. La ginecologia greca tra Ippocrate e Sorano, in:  S. Campese – P. Manuli – G. Sissa, Madre materia, Boringhieri, Torino 1983;  P. Manuli, Elogio della castità.  La ginecologia di Sorano, in:  “Memoria” (Roma), fasc. 3°, 1982, p. 149-92 e p. 201-04);  P. Manuli, Le metamorfosi del femminile, in:  A. Barina e altre, Melusina. Mito e leggenda di una donna serpente, Utopia, Roma 1986, p. 87-94).

Questo interesse per il corpo e per l’anima femminile prosegue parallelo a quello principale, che ha un suo centro di coagulazione nella traduzione del de placitis e nella conquista delle sue necessarie premesse metodologiche e culturali.  Anche la traduzione e il commento del Peri~ kriteri¿ou kai~ hegemonikou^ di Tolomeo è dovuta al fatto che vi si espone uno schema biologico analogo a quello di Galeno (vedi:  P. Manuli, Claudio Tolomeo. Il criterio e il principio, in:  “Rivista critica di storia della filosofia” (Milano), fasc. 4°, 1980, p. 2-26).  La sua originale antologia di testi medici dal titolo Medicina e antropologia nella tradizione antica, Loescher, Torino 1980 mostra il mutare delle categorie della te¿cnh medica da Ippocrate a Galeno nell’apparente permanere del quadro esterno.

Nel 1980, nell’àmbito di una ricerca del CNR dal titolo “Traduzione e commento del de placitis di Galeno”, inizia a tradurre i nove libri del de placitis di cui esiste solo una parafrasi in inglese (CMG, 1978).  Paola concepisce questa traduzione come risultato di uno studio terminologico e storico-concettuale integrale, per il quale è necessaria una triplice competenza:  filologica, storico-scientifica e storico-filosofica.  Dopo la nebulosa presocratica (ancora un contributo sul sangue nel sistema empedocleo dei quattro elementi e nelle teorie umorali ippocratiche, vedi:  P. Manuli, Lo statuto epistemologico del sangue in ‘Malattie ’IV (Convegno di Roma su “Sangue e antropologia biblica”, nov. 1983) in:  Sangue e Antropologia nella liturgia, vol. I, Roma 1983, p. 75-86), quella platonica e quella aristotelica, la tradizione epistemologica e categoriale della te¿cny medica passa attraverso la nebulosa dello stoicismo, sulla quale tendono vieppiù ad orientarsi gli studi di Paola.  Alla sua morte, accanto ad un grande lavoro di preparazione bibliografica e terminologico-concettuale, la traduzione in lingua italiana non va oltre il VI Libro (vedi:  P. Manuli, Lo stile del commento. Galeno e la tradizione ippocratica, in:  Formes de pensée dans la Collection hippocratique. Actes du Colloque international hippocratique, Droz, Genève 1983, p. 471-82, ripubblicato in:  La scienza ellenistica. (Atti delle Giornate di Pavia, aprile 1982), c/ di G. Giannantoni & M. Vegetti, Bibliopolis, Napoli 1984, p.374-94;  P. Manuli, Traducibilità e molteplicità dei linguaggi nel ‘de placitis’ di Galeno, in:  Storiografia e dossografia nella filosofia antica (Convegno di Stresa, sett. 1984), c/ di G. Cambiano, Tirrenia Stampatori, Torino 1986, p. 245-65:  dove si distinguono le tre tradizioni terminologiche:  platonica, aristotelica, stoica).  Chiudono il 1985 i due contributi su Medico e malattia, in Il sapere degli antichi, c/ di M. Vegetti, Boringhieri, Torino 1985, p. 229-45 e su L’odontoiatria nell’antichità greca e romana, in:  Storia dell’odontoiatria, c/ di G. Vogel & G. Gambacorta, Ars Medica, Milano 1985, p. 71-87.

Nel settembre 1986 Paola organizza il III Colloquio galenico internazionale di Pavia, sulle opere psicologiche di Galeno.  Nel sett. 1987 si manifesta sotto mentite spoglie il carcinoma neuroendocrino al polmone sinistro, che le impedisce di lavorare per qualche mese.  Nell’inverno successivo prepara la pubblicazione degli atti del Colloquio (vedi:  P. Manuli, La passione nel ‘de placitis Hippocratis et Platonis’, in:  Le opere psicologiche di Galeno. Atti del terzo Coll. galenico internazionale, Pavia, sett. 1986, c/ di P. Manuli & M. Vegetti, Bibliopolis, Napoli 1988, p. 185-214).  Nell’aprile 1989 conduce un seminario su Galeno e lo stoicismo al Centre de Recherche Philologique dell’Univ. di Lille II (progetto “Doxographie antique” diretto da A. Laks).  Nel 1989 compare il suo contributo su La medicina e l’igiene. II parte:  Il sapere medico, in:  Storia di Roma (c/ di E. Gabba & A. Schiavone), vol. IV:  “Caratteri e morfologie”, Einaudi, Torino 1989, p. 402-29.  Nel settembre di quell’anno, presenta al IV Convegno galenico internazionale di Berlino-Est la sua ultima relazione dal titolo Galen and Stoicism.

Dalla primavera del 1990 Paola non poté fare altro che curare il suo male.  Attraverso tre interventi chirurgici, uno chemioterapico e due radioterapie, sopportando con la forza dello spirito la sofferenza fisica, osservò con grande lucidità restringersi vieppiù il suo spazio vitale.  Quando ritenne giunto il momento-limite della sua autonomia fisica, dopo una accurata preparazione tecnica e senza aver mai distolto lo sguardo dalla vita, all’alba del 19 marzo 1992 si diede la morte di sua mano.

Convegni scientifici, seminari, conferenze, concorsi

Pubblicazioni

redatto da Alfredo Marini – Pavia, aprile 1992
(trad. francese di Armelle Debru in: Université Jean Monnet – Saint-Étienne, “Lettre d’information n° 20 – avril 1992“, p. 1-7.)

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